il Reiki di Radhika

Il Reiki & le varie fasi della vita

Il Reiki è nato come tecnica di auto guarigione. Un Reikista dovrebbe trattare principalmente se stesso. Se davvero voglio far star bene gli altri, devo partire DA ME!

E il Reiki veramente ci può accompagnare durante tutte le vasi della vita! Vediamolo nel dettaglio.

Concepimento

Il Reiki può favorire la fertilità della coppia. 

Se uno o entrambi i partner ricevono Reiki - e meglio ancora se apprendono la tecnica per autotrattarsi - la fertilità può aumentare molto. 

Infatti il Reiki andando ad equilibrare i problemi ormonali, i problemi di stress, e altri motivi di squilibrio, ha aiutato molte coppie con difficoltà di concepimento. 

Gravidanza

Il Reiki è una risorsa importantissima in questa fase della vita così delicata ed eventualmente problematica! La gravidanza è la quintessenza dello squilibrio! Gli ormoni impazziscono, le emozioni impazzano, le ansie e le preoccupazioni galoppano, il fisico cambia continuamente… il Reiki fa bene ad entrambi i futuri genitori, andando ad equilibrare tutti questi aspetti. Fa bene anche al bimbo, ed è stato dimostrato con delle ecografie che i futuri bimbi gradiscono molto, seguendo le mani del Reikista! Per questo motivo dal settimo mese in poi si evita di trattare la pancia, oppure si può aiutare (con l'aiuto di un ecografista) a mettere il bimbo “sulla rampa di lancio”.

Come sempre il benessere della persona trattata è al primo posto, ed in questo caso la futura madre (fino al giorno prima del parto!) potrà assumere la posizione che preferirà, quella che la farà star più comoda.

In caso di gravidanza, il consiglio è, oltre a ricevere trattamenti da un operatore, di frequentare un corso di primo livello, così da rendersi autonome. Più Reiki si fa, più benefici si ottengono. Ed averlo nelle proprie mani significa averlo sempre a disposizione, diverse ore al giorno, decisamente molto più di quanto si possa ottenere da un operatore. Inoltre partecipare ad un corso durante il periodo della gravidanza significa avere uno strumento potente da poter usare sui disequilibri del proprio bimbo, a partire dal trauma del parto. E conviene pensarci subito, perché dopo la nascita del pargolo il tempo a disposizione sarà notevolmente ridotto.

Iniziare una vita con il Reiki è una svolta, una grandissima fortuna per il bimbo.

Parto

Durante il parto la donna potrà ricevere Reiki dal marito (ecco un altro motivo per cui è importante che il futuro papà frequenti un corso di primo livello) oppure da un operatore (con il trattamento a distanza). È stato dimostrato che le donne che hanno ricevuto Reiki durante la gravidanza e il parto, e ancor più se si sono fatte spesso l’autotrattamento, hanno un parto più leggero e con meno spinte, con notevoli benefici per mamma e bimbo, e minor rischio di complicazioni e sofferenze per entrambi. 

Accogliere una nuova vita con un abbraccio Reiki è meraviglioso. 

Il trauma di nascita è considerato responsabile di molti aspetti problematici del carattere di ciascuno di noi, tanto che alcuni poi cercano di risolverlo con diversi trattamenti e consulenze da psicologi, rebirthing ecc. Il bimbo viene immediatamente equilibrato da questo trauma, e parte con uno zaino più leggero rispetto ad altre persone.

Neonati & neomamme

I primi 40 giorni sono i più impegnativi per le neomamme, ecco che il Reiki può dare una mano a gestire tutti quei disequilibri che possono verificarsi nel neonato: colichette, crescita dei denti, insonnia ecc. Il neonato è un disequilibrio ambulante. E potergli fare Reiki subito, riequilibrandolo, è un regalo straordinario che si può fare al proprio bimbo. 

Inoltre la mamma può utilizzare Reiki per aiutarsi nei casi di ansie e preoccupazioni varie che sicuramente in questa fase della vita non mancano.

Ecco che, con l'aiuto del reiki, abbiamo neonati più placidi e meno problematici, e genitori meno stanchi e più rilassati.

Bambini

Far Reiki ai bambini non è sempre semplice: attivi come sono, di solito le mamme ne approfittano quando dormono! Ecco quindi che una mamma che ha frequentato un corso di primo livello può gestire tutti i casi di “pronto soccorso” che possono accadere, come cadute, tagli, contusioni ecc. 

Il Reiki può aiutare a guarire prima e meglio, e spesso sono i bambini a chiedere: “mamma, mi fai la tua magia?”. 

I bimbi che ricevono Reiki si ammalano molto meno, e sono più tranquilli, si spaventano meno, perché sanno che la mamma ha "la magia" nelle sue mani.

Inoltre il fatto che Reiki funzioni con i bimbi (oltre che con gli animali) è la prova che non c'è un effetto placebo. I bimbi e gli animali non sanno cosa gli stiamo facendo, eppure il risultato si manifesta!

Reiki è molto semplice, e ci sono corsi di primo livello anche per bambini da 5 a 10 anni. Poi potranno ripartecipare ad un corso per adulti, ma intanto è bello sapere che possono essere autonomi. 

Una mamma è più tranquilla quando sa che il proprio figlio ha Reiki nelle mani.

Adolescenti

L’adolescenza è un periodo ricco di disequilibri: il corpo ha cambiamenti improvvisi, le emozioni hanno spesso degli sbalzi. Poveri ragazzi, sono in balia di numerose trasformazioni, così difficili da gestire, come tutti sappiamo. 

Gli adolescenti possono tranquillamente partecipare ad un corso per adulti. 

Inoltre questo è un periodo in cui i ragazzi iniziano a volersi allontanare dalla famiglia, quindi saper equilibrare i propri problemi in modo autonomo, è una gran cosa, che li rende più sicuri di se stessi. 

E se poi possono ricevere Reiki anche dai genitori e dai nonni, tanto meglio! Più Reiki si fa, più benefici si ottengono!

Menopausa

Ecco un altro periodo complicato per le donne, ricco di cambiamenti spesso non facili da affrontare dal punto di vista psicologico e fisico: sbalzi ormonali, caldane, cambi di umore... 

Il Reiki può fare la differenza, è una grande risorsa per gestire questo momento di passaggio nel modo più dolce e armonioso. 

Saperselo fare, oltre che riceverlo da un operatore, aiuta molto. 

Anziani

Il Reiki sembra fatto apposta per gli anziani: sono sommersi di acciacchi fisici ed emotivi, hanno un sacco di tempo libero per farsi l’autotrattamento, possono praticare Reiki alla proprie medicine. Ecco che è super consigliato un corso di primo livello. Per un figlio, saper che il proprio genitore che magari vive da solo, ha Reiki, è una gran cosa. 

Reiki restituisce agli anziani una grande autonomia. Avere fra le proprie mani uno strumento per prendersi cura di sé ridà loro fiducia in se stessi. 

Reiki inoltre rende l'anziano un elemento attivo nella famiglia e per il proprio compagno di vita: potendo fare trattamenti ai figli, ai nipoti, al marito/moglie, si sente più utile!

Caregivers

Essere caregivers può essere veramente molto impegnativo. Il Reiki può essere una svolta sia per se stessi (per gestire lo stress, per sentirsi meno impotenti, …), sia per i malati con cui hanno a che fare (alleviando in qualche modo i sintomi del malato stesso, trattando le medicine, …). 

Morenti

Dare Reiki ad un morente non aiuta a tenere in vita la persona più del tempo previsto, ma può far la differenza nel come la persona stessa se ne va. Morire male, con l’angoscia, è tremendo. E spesso c'è anche una componente di sofferenza fisica. 

È dimostrato che il Reiki aiuta il morente durante la dipartita, lo supporta, rende la morte più serena. Reiki può aiutare a passare oltre.  

Reiki può anche esser utile anche per chi non è più cosciente, e per le persone che rimangono a gestire il lutto e la separazione.

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"Assumiti la completa responsabilità della tua vita. Nessun altro può farlo." Osho

Deva Radhika